Guida Ambientale Escursionistica: la legge in Italia, ieri e oggi

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Guida Ambientale Escursionistica, in breve GAE, secondo la legislazione di riferimento In Italia è una figura professionale del comparto del turismo che lavora in stretta interazione con l’ambiente naturale.

Legge italiana GAE

Scopriamo in dettaglio cosa richiede la legge a questa figura professionale…

Le Guide Ambientali Escursionistiche sono professionisti che accompagnano in sicurezza e assicurano assistenza tecnica a singoli o a gruppi in visita lungo tutto il percorso di una visita al territorio.

Ne illustrano così gli aspetti naturalistici insieme a quelli più antropizzati, non escludendo di mostrare opere di cultura e ingegno artistico delle popolazioni che hanno vissuto e vivono in quel territorio.

Competenze  e missione della Guida Ambientale Escursionistica

La competenza della GAE dovrebbe comprendere studi specifici e scientifici (Botanica, Zoologia, Geologia, Chimica e Biologia) con conoscenze in Antropologia ed Etnologia al fine di presentare la vita di un’area vissuta da comunità diverse, oggi così come in tempi remoti.

La guida conduce singoli o gruppi senza limiti altitudinali (come sancito dalla sentenza della Corte Costituzionale numero 459 del 14 dicembre 2005) ma sempre senza l’uso di mezzi per la progressione alpinistica (ad esempio, esclude sempre dalle sue escursioni le ferrate).

Le guide ambientali possono svolgere l’attività anche in aree naturali protette per divulgare e realizzare progetti di educazione ambientale, anche diretti a scolaresche.

Il supporto della Guida Ambientale Escursionistica

Per numero di iscritti l’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche – AIGAE è la più importante associazione di categoria a supporto del professionista del settore. L’AIGAE precisa che la figura di GAE oggi è sempre più “un partner nei progetti di comunicazione, divulgazione e fruibilità per le stesse aree protette”.

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AIGAE – Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche

Per questa ragione, fanno riferimento tanto le Guide Escursionistiche Ambientali che si occupano di Ecoturismo, che gli operatori di Educazione Ambientale che operano come liberi professionisti o nelle maggiori aziende italiane impegnate nella promozione del turismo sostenibile e della didattica ambientale.

Il supporto richiesto alle associazioni è soprattutto una rappresentanza forte presso tutti gli interlocutori istituzionali: statali, regionali, provinciali, i parchi, le riserve, le aree protette.

L’associazione di riferimento alla GAE si rapporta e si confronta con le altre categorie del mondo del turismo e dell’ambiente per fornire servizi sempre più mirati agli iscritti, per farli sentire più riconosciuti.

Il quadro normativo ieri e oggi

In tema di professioni turistiche, la giurisprudenza italiana ha fatto legiferare le Regioni sempre in modo autonomo e questo ha generato definizioni differenti per la professione di Guida Ambientale Escursionistica (guida naturalistica ambientale, guida naturalistica, ecc.).

Oggi, per l’inquadramento legislativo della professione GAE, dobbiamo fare riferimento alle indicazioni delle Direttive europee per la libera circolazione ed equivalenza di titoli e professioni (recepita in Italia dal Dlgs 9 novembre 2007, n.206) e alla vasta giurisprudenza acquisita (Dlgs 2 febbraio 2006, n.30Dlgs 26 marzo 2010, n.59, art. 14, comma 2).

Naturale che siano da tenere in considerazione anche tutte le sentenze, inappellabili, della Corte Costituzionale (353/2003 – 31/2005 – 335/2005 – 424/2005 – 40/2006 – 153/2006 – 449/2006 – 423/2006 – 424/2006 – 449/2006 – 57/2007 – 222/2008 – 155/2013).

Dunque, il risultato di questo lungo iter, ricco di battaglie e ricorsi, è che la competenza in tema di professioni turistiche sia unica e spetti allo Stato. Gli attuali indirizzi prevedono la liberalizzazione delle professioni e la regolamentazione della Guida Ambientale Escursionistica secondo quanto previsto dalla fondamentale Legge 4/2013.