“Dietro il velo”

dietro il velo Pietre azzurre ospite Gigi Paoli

“Dietro il velo” è il titolo della serata di «Pietre azzurre» all’SMS Careggi lunedì 13 febbraio 2023. Lo scrittore Gigi Paoli è ospite speciale di questo quinto incontro dedicato alla Narrativa e al Giornalismo.

Le letture ad alta voce sono da racconti di Ernest Hemingway (“La farfalla e il carro armato”, legge Gianni Garamanti), Juan José Millás (“La morte a credito” racconto ancora inedito in Italia e tradotto per l’occasione da Alessandra Vestita, legge Gigi Paoli) e Friedrich Dürrenmatt (“La guerra invernale nel Tibet”, legge Maurizio Novigno).

Martina Weber accompagna le letture con la viola da gamba o con il daf.

FACTION…?

Quando Hemingway, giornalista con velleità da scrittore, iniziò a comporre racconti brevi e novel con lo stile che aveva sempre usato per i suoi articoli, fu la svolta.

Dal 1936 al 1939 lo scrittore americano narrò la Guerra Civile Spagnola tra Nacionales e Republicanos. Aveva visto la sua prima corrida all’inizio degli anni ’20 e la sua esperienza al festival di Pamplona era già confluita nel romanzo “Fiesta”.

Come inviato speciale, Hemingway scrisse sui fatti (facts) del sanguinoso conflitto con l’abilità del narratore, il cui materiale è fiction… oggi critici o, meglio, i tassonomisti letterari chiamano Faction la commistione di fatti e finzione.

Molti anni più tardi Tom Wolfe coniò il termine New Journalism per indicare un nuovo tipo di narrativa che, partendo da fatti reali ed eventi realmente accaduti, formava racconti che si leggevano come pura narrativa.

Truman Capote scrisse “A sangue freddo” portando all’estremo questa fusione e facendo credere a più lettori che quella storia potesse anche non essere vera. Invece la sua storia era proprio vera e, purtroppo, molto ben documentata. In quel caso, così come per il nostro Sciascia (“Il caso Moro”) nasceva un altro genere che può essere ben definito Narrativa-verità.

L’ospite speciale “Dietro il velo”: Gigi Paoli

Gigi Paoli è l’ospite speciale della serata del 13 febbraio intitolata “Dietro il velo”.

Giornalista del quotidiano La Nazione, dove oggi è caposervizio e per 15 anni è stato il responsabile della cronaca giudiziaria, Paoli scrive per Giunti. I suoi romanzi (“Misteri di Firenze“, Giunti 2020, raccoglie in un’unica edizione “Il rumore della pioggia”, “Il respiro delle anime” e “La fragilità degli angeli”) si leggono con la facilità e il coinvolgimento originato da una scrittura fluida e onesta.

Nel 2020 l’autore ha ricevuto il prestigioso Premio La Pira per la cultura.

Senza troppi trucchi del mestiere, come dicevano Tobias Wolff e Ray Carver. Anche se parliamo sempre di Gigi Paoli e quindi di romanzi thriller e d’indagine (protagonista è il simpatico alter-ego dell’autore, il cronista Carlo Alberto Marchi).

“Vi è piaciuto quello che abbiamo letto?”

Dopo la lettura dei brani la discussione è stata molto interessante e Gigi Paoli ci ha aiutato a capire meglio come destreggiarsi tra i noti condizionamenti del mestiere di giornalista e come staccare nettamente l’invenzione o l’opinione dalla realtà… il fatto dalla fiction!

Il Museo della Narrazione è molto lieto che lo scrittore abbia volentieri accettato l’invito a presenziare e a parlare di sé e delle sue due professioni davanti a un pubblico di 20 persone.

Il nostro augurio è che il saluto finale sia un “arrivederci” come promesso da Gigi Paoli.

Grazie.


Letture da “Dietro il velo”, «Pietre azzurre» n.5

Gigi Paoli legge Juan José Millás (“La morte a credito” dalla raccolta “Articuentos”), racconto ancora inedito in Italia e tradotto per l’occasione da Alessandra Vestita:


Gianni Garamanti legge “La farfalla e il carro armato” di Ernest Hemingway: