Lo scoiattolo comune

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Lo scoiattolo comune è l’unica specie di scoiattolo arboricolo autoctono presente in Europa. Come tutelarlo? Facciamo abbastanza oggi? Quali sono le sue caratteristiche fisiche e le sue esigenze per un’esistenza felice?

Scoiattolo comune

Lo troviamo tra i boschi ad alto fusto anche nei parchi delle nostre città, è un mammifero di piccole dimensioni, con il corpo adattato al salto e all’arrampicata…

Descrizione dello scoiattolo comune

Il roditore misura meno di 30 cm senza contare la coda che è lunga come il suo corpo e che spesso si porta a coprire la testa.

La pelliccia dello scoiattolo che troviamo dalle nostre parti è sempre folta ma presenta una vasta varietà di colorazioni sia sul dorso, dal rosso al marrone scuro, sia sul ventre che spesso è bianco-crema.

Le orecchie presentano sempre ciuffi più o meno folti, che servono ad aumentare la sensibilità e protezione all’ambiente circostante e al clima.

Sistematica dello scoiattolo comune (Sciurus vulgaris, L. 1758)

Il nome scientifico della Specie cui appartiene lo scoiattolo comune è Sciurus vulgaris.

Compreso nell’Ordine dei roditori (Rodentia) e nella Famiglia degli sciuridi (Sciuridae), si trova all’interno del Genere Sciurus che comprende altre 28 specie di scoiattoli.

Dove abita

Originaria di tutta l’Eurasia, in Italia si distinguono 3 sottospecie di Sciurus vulgaris

S. vulgaris fuscoater (Altum, 1876), presente in gran parte dell’Europa centrale, su tutto l’arco alpino e in alcune province dell’appennino settentrionale; Sciurus vulgaris italicus (Bonaparte, 1838) endemica dell’Italia centrale; Sciurus vulgaris meridionalis (Lucifero, 1907), un endemismo dell’Italia meridionale, tipicamente di colorazione nera, presente soprattutto nella regione calabrese degli Appennini, che secondo studi recenti è da considerare una specie a sé stante.

(da NARDOTTO A., 2018. Scoiattolo comune, Sciurus vulgaris (Linnaeus, 1758). Vers. 2018-06-15. https://msn.visitmuve.it/it/ricerca/schede-tematiche/specie/sciurus-vulgaris/)

Lo scoiattolo comune vive nei boschi di alto fusto, soprattutto quelli di conifere. Frequenta anche parchi urbani e giardini (vedi foto scattata al Parco delle Cascine a Firenze).

Come vive

Si ciba di semi, frutti e funghi. Molto ghiotto di ghiande e pigne delle conifere in cui ama vivere e accoppiarsi.

La mortalità nel primo inverno di vita è molto alta (fino al 75%). L’intero genere è predato da volpi, cani e gatti selvatici.

Le fonti alimentari possono essere diverse (frutti, funghi, cortecce, germogli, fiori ma occasionalmente anche insetti e uova di uccelli…). Comunque, i semi degli alberi rimangono il loro cibo preferito.

Ogni anno, si dedica all’attività riproduttrice: lo fa due volte, in inverno-primavera e in primavera-estate.

Costruisce nidi tondi, là dove i rami degli alberi si biforcano. Per farlo usa rametti e foglie, foderando il suo alloggio con peli, paglia e muschio.

Curiosità

Lo scoiattolo porta spesso la sua lunga coda a coprirsi la testa: deriva da questa abitudine il nome scientifico del Genere (dal greco “sciurus” che indica “chi si fa ombra”).

La tonalità del mantello deriva da fattori correlati al clima, alla vegetazione, al cibo, alla genetica e varia con le stagioni. In inverno il mantello diventa spesso più chiaro.

Tutela dello scoiattolo comune

In Italia la specie è in netto declino, a causa dell’introduzione di una specie aliena, lo scoiattolo grigio proveniente dal Nord-America (Sciurus carolinensis). Dove vive lo scoiattolo grigio, che è più grosso, massiccio e più forte, le popolazioni del nostro scoiattolo comune sono a forte rischio di estinzione per diretta competizione nel consumo di risorse alimentari e spazi dove nidificare e riprodursi.

La frammentazione, poi, delle aree boschive rappresenta un grave fattore di impoverimento delle comunità per la riduzione dei siti di accoppiamento e mancanza di cibo.

Un piccolo contributo video con lo scoiattolo protagonista