«Pietre azzurre»

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La Lettura ad Alta Voce del Museo della Narrazione si chiama «Pietre azzurre»

L’attività svolta dagli operatori culturali del Museo della Narrazione – APS fa frutto di un’esperienza consolidata in circoli, biblioteche, librerie, scuole e on the road per rassegne e festival in Toscana.

Nel 2025 siamo arrivati alla quarta edizione che si svolge prevalentemente presso la nuova sede MUNAR – Toscana in via Vittorio Emanuele 192/B a Firenze (davanti al Teatro di Rifredi e alla fermata della tranvia).

Ricordiamo la prima edizione all’SMS Careggi, la seconda presso la Residenza Universitaria DSU “Calamandrei” di Firenze e la terza nella Residenza artistica “Itaca” (associazione “I libri di Mompracem”).


In «Pietre azzurre» si ascoltano sempre opere complete di narrativa breve, lette da Gianni Garamanti (presidente del MUNAR, esperto professionista in comunicazione e marketing), Maurizio Novigno (insegnante di Lettere italiane in scuole secondarie superiori) e Sandra Salvato (scrittrice e giornalista, oltre che addetta stampa ufficiale dello stesso circolo fin dalla sua nascita).

La musica accompagnerà sempre le letture teatralizzate, suonata dal vivo oppure registrata e mixata per l’occasione come colonna sonora del tutto originale.

In base all’ospite speciale della serata sono scelte letture e temi adeguati. Gli ospiti possono essere personaggi del mondo editoriale e letterario, artistico e dello spettacolo in genere.

Perché leggere ad alta voce

Quindi, il progetto “Teatro Collettivo di Carver” comprende e sostiene la realizzazione degli eventi di Lettura ad Alta Voce «Pietre azzurre».

L’iniziativa serve a promuovere il Libro e la lettura per il mantenimento, il rafforzamento e lo sviluppo della migliore e più consapevole comunicazione (scritta e parlata) tra le persone, di ogni livello di istruzione, etnia e età.

Di riflesso, il MUNAR crede che, con la lettura condivisa migliori anche il tessuto sociale intorno a noi. Infatti, con l’ascolto della narrazione di storie ed esperienze di vita diverse dalle nostre (ma alla fine anche molto comuni e vicine) l’obiettivo è migliorare l’osservazione di Sè e dell’Altro.

Attraverso la costruzione di rapporti e di relazioni tra soggetti attivi nel rendere espressiva la Lettura ad Alta Voce, è possibile costruire un’abitudine sociale diffusa e uno strumento di inclusione e di partecipazione.

Il “Teatro Collettivo di Carver” nasce per favorire la costituzione perfino di nuove filiere: insegnanti di scuola, studenti, professionisti e commercianti, pensionati… poi, enti e istituzioni pubbliche e private. La formula di sperimentazione adottata per questi soggetti è quella per forme innovative nell’attività di promozione della lettura.

Il valore formativo della Lettura ad Alta Voce nasce con la consapevolezza che la lettura sia un piacere da condividere, ma anche uno strumento in grado di favorire pensiero critico e sviluppo sociale.

La lettura espressiva può convogliare in uno stesso luogo un pubblico diversificato e attivare/potenziare i servizi culturali di giovani anche all’esterno delle strutture scolastiche e di residenza universitaria.

«Pietre azzurre» sul sociale

In particolare l’iniziativa di Lettura ad Alta Voce «Pietre azzurre» del MUNAR prevede la lettura di narrativa breve e quindi la lettura completa di storie, per costruire un’energia che permea la platea e stimola discussioni “a caldo”.

Il racconto letto in «Pietre azzurre» non è comunicato prima dell’appuntamento e, quindi, non è mai richiesta la sua conoscenza al pubblico.

Anzi, forse è proprio meglio non conoscere la storia, così chi ascolta può farsi trasportare dalla lettura teatralizzata in sala. La lettura ad alta voce è accompagnata da musica suonata dal vivo tutte le volte che risulta possibile all’organizzazione.

L’ascolto di storie di narrativa moderna, scritte da autori realisti, con l’accompagnamento musicale di sottofondo, comporta una sensibilizzazione verso i temi trattati (ogni serata ha un argomento differente) e un maggiore coinvolgimento del pubblico, che partecipa in modo attivo alle discussioni dopo le letture.

Anche le nuove generazioni usufruiscono e certamente hanno già beneficiato (cfr. la prima edizione di «Pietre azzurre») dello strumento di Lettura ad Alta Voce. Per questa ragione e per questa affluenza dei più giovani, il MUNAR si auspica di promuovere iniziative di lettura e incontri attraverso forme di collaborazione con istituzioni scolastiche (secondarie di I e II grado) trattando temi e autori adatti ai diversi auditori.

Il collegamento con «Fiori blu»

L’apertura del laboratorio «Fiori blu» all’interno del Progetto Teatro di Carver, ha portato a unire le letture condivise agli esercizi di scrittura.

Per «Pietre azzurre» l’ingresso resta sempre libero e aperto per tutti. Però, la scelta delle letture ad alta voce è dettata spesso dagli argomenti trattati nel laboratorio «Fiori blu», temi capaci di trainare il ragionamento e stimolare discussione e confronto tra idee del pubblico presente.

Con l’apertura delle iscrizioni e il conseguente avvio del laboratorio di scrittura realista del MUNAR, Novigno e Garamanti si orientano sempre su narrativa utile a comprendere stili e voci degli autori che fanno parte di una tradizione letteraria precisa letteraria: l’arte del racconto i cui maestri sono Raymond Carver, Flannery ’O Connor, Grace Paley, Lucia Berlin… ma anche, in una certa magnifica misura, Ernest Hemingway, John Cheever, Hubert Selby Jr, Charles Bukowski….

L’obiettivo è rendere consapevole il lettore delle strategie di scrittura adottate in un brano o in un intero lavoro. Così da far diventare anche il lettore un po’ scrittore!

Il metodo di leggere consapevolmente, che Raymond Carver ci ha tramandato in lettere e saggi, insegna con grande generosità un modo acuto di avvicinarsi alla fiction letteraria.

Insomma, con «Fiori blu» il MUNAR spinge a scoprire dettagli e trucchi degli scrittori messi a confronto con i realisti (per sapere cosa s’intende per realismo leggi qui).