Progetto «Cammino boscoso degli Strozzi»

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Il Cammino boscoso degli Strozzi è il progetto proposto dal Museo della Narrazione – APS all’interno del bando Paesaggio Comuni di finanziato da Fondazione CR Firenze nel 2020.

Paesaggi Comuni Cammino boscoso Parco di Villa Strozzi a Firenze

Il progetto ha ottenuto un contributo per il rifacimento di un sentiero al Boschetto a Firenze, cioè all’interno del meraviglioso parco di Villa Strozzi nel Quartiere 4.

Il MUNAR ha sviluppato una complessa operazione di promozione che comprende, oltre a queste pagine social e web, anche:

Il Cammino boscoso degli Strozzi tappa per tappa

Il recupero del sentiero da parte di Francesco Romolini, giardiniere esperto curatore del Verde storico, prevede il riordino delle specie arbustive e la compattazione del suolo, con la messa in evidenza e la riscoperta di un camminamento facile da percorrere.

Per la giornata di inaugurazione con apertura del sentiero, due guide, turistica e ambientale, conducono e narrano i luoghi lungo una passeggiata della durata di circa un’ora.

La cisterna per i giochi d’acqua del XVI sec. detta oggi l’Osservatorio

La partenza del percorso, tra lecci, piante dai fiori profumati e siepi preziose, è dal prato dell’Osservatorio. Questa struttura in realtà era una cisterna eretta per i giochi d’acqua tanto in voga nel XVI secolo.

Da qui possiamo apprezzare una vasta radura con una vegetazione erbacea prevalentemente di origine naturale o rinaturalizzata: loglio, gramigna, festuca, trifoglio, erba medica ma in alcuni brevi periodi dell’anno anche specie come pratoline (le comuni margherite della primavera), veroniche, non-ti-scordar-di-me, ranuncoli, cipollini, denti di leone (i divertenti soffioni) e molte altre entità anche di generi diversi tra loro.

Il Ponte a strisce ideato da Giuseppe Poggi

A metà percorso del camminamento, troviamo il cosiddetto Ponte a strisce. Questa mirabile opera fu pensata e voluta con forza dall’architetto e ingegnere italiano Giuseppe Poggi (Firenze, 3 aprile 1811 – Firenze, 5 marzo 1901).

Nel 1855 il piano del Poggi prevedeva, su incarico di Ferdinando Strozzi, la ristrutturazione della villa e dell’intero parco. In seguito, cioè solo dopo pochi anni, l’archi-star di quell’epoca avrebbe trasformato l’intera città di Firenze che si apprestava a divenire la capitale d’Italia.

Le siepi che delimitano il sentiero lungo il “Cammino boscoso degli Strozzi”

Sulla collina dove sorgeva Villa Strozzi, Giuseppe Poggi ottenne un parco approfittando dei terreni posti a sud della Villa. Qui sviluppò un’architettura del paesaggio molto lineare e funzionale. Infatti, l’architetto mirò alla migliore esposizione solare per le passeggiate invernali tanto amate dalla borghesia del XIX secolo.

Quindi, l’accesso monumentale da via di Soffiano è opera sua. Così come da una sua progettazione nacquero i viali ombreggiati tuttora da tigli, platani e ippocastani.

Proseguendo sul sentiero, camminiamo tra le specie arbustive più comuni e diffuse nel parco (alloro, fillirea, viburno, robbia…). Le siepi segnano il confine col bosco nel quale spicca con vigorosa presenza la specie autoctona più rappresentata al parco che è il leccio (Quercus ilex L.).

Il portone che delimita il parco di Villa Strozzi con la Chiesa di Monte Oliveto

Arriviamo dunque al portone in legno che separa il parco di Villa Strozzi dal giardino della Chiesa San Bartolomeo di Monte Oliveto (patrimonio Unesco).

Il portale, costruito con molta probabilità a metà XX secolo, verte in condizioni misere: segnato da graffiti, rotto in molti punti e pericolosamente instabile. Il restauro di questo portone sarà la proposta di un intervento conservativo da parte del Museo della Narrazione APS per il bando Paesaggi comuni 2022 di Fondazione CR Firenze.

La Nuova Guida Botanica del Parco di Villa Strozzi

Cover Vecchia e Nuova Guida Botanica Parco Villa Strozzi
Confronto tra le copertine delle due edizioni della Guida Botanica del Parco Villa Strozzi

All’interno del finanziamento della Fondazione CR Firenze (bando Paesaggi comuni 2018) rientra anche la pubblicazione della Nuova Guida Botanica del Parco di Villa Strozzi.

Il Consiglio di Quartiere 4 e il Comune di Firenze con la dirigenza ai Servizio dei Parchi, Giardini e Aree verdi hanno sostenuto e contribuito in vario modo la realizzazione di questa opera che va ad aggiornare l’edizione di Vallecchi del 1985.

Il Museo della Narrazione ha curata questa nuova edizione sia in digitale (pronta e scaricabile qui sul sito MUNAR dalla giornata di inaugurazione del sentiero, il 29 maggio 2022) sia su carta.

I due autori sono Graziana Fiorini e Carlo Ricceri, gli stessi della guida edita da Vallecchi nel 1985.

Il concerto all’anfiteatro della Limonaia

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Con la direzione artistica del M° Aldo Gentileschi il MUNAR ha organizzato un evento di grande richiamo per il giorno 29 maggio 2022, alle ore 21.15: un concerto di musica di epoca rinascimentale condotto dall’Ars Liberalis ensemble.

L’Ars Liberalis ensemble, per la speciale occasione, sale sul palco della cavea della Limonaia con: Alice Elettra Blanda (soprano), Francesca Camagni (violino barocco), Lorenzo Giovannelli (viola barocca), Martina Weber (viola da gamba) e Gabriele Micheli (spinetta).

Si eseguono musiche di Alessandro Grandi (1590 – 1630), Barbara Strozzi (1619 – 1677), Orlando di Lasso (1532 – 1594), Salomone Rossi (1570 – 1630), Dario Castello (1602 – 1631), Claudio Monteverdi (1567 – 1643).

Concerto Cammino boscoso degli Strozzi
Concerto Cammino boscoso degli Strozzi

Note curiose sulla vena musicale degli Strozzi

Intorno all’anno 1539 Giovan Battista Strozzi (1505-1571), figlio di Lorenzo dal quale aveva eriditato già le doti di compositore e madrigalista, sposò Maria Altoviti, detta Marietta.
Per la sua amata consorte lo Strozzi, che poi sarà detto il Vecchio, creò madrigali, scrisse intermezzi e sonetti, continuando a dilettarsi con la poesia d’improvviso.
L’intento della famiglia Strozzi era riavvicinarsi ai Medici fondando nuovi rapporti e interessi sul terreno dell’arte. Così furono composte opere a rappresentare la vita fiorentina dell’epoca con particolare attenzione alla natura e ai suoi eventi (nevicate, bufere di vento, inondazioni).

Le liriche più apprezzate di Giambattista Strozzi il Vecchio furono quelle dedicate alla sua tanto amata famiglia: alla moglie Marietta (Filli) e ai figli Lorenzo e Filippo.

Numerosi sonetti nacquero per ispirazione dagli stessi terreni di proprietà Strozzi: luoghi che favorivano indubbiamente otium, nel senso latino del termine.

Più avanti nel tempo, Barbara Strozzi nata a Venezia e qui battezzata il 6 agosto 1619, fu più nota compositrice e soprano. A oggi questa Strozzi è considerata a buon diritto esponente di rilievo della musica di epoca barocca in Italia.

La storia d’amore tra Marietta e Gianbattista

Per recarsi alla contigua Chiesa benedettina di San Bartolomeo a Monte Oliveto (oggi Patrimonio Unesco), Marietta Altoviti e Giovan Battista Strozzi erano soliti attraversare un sentiero del “boschetto” che sorgeva intorno a Villa Strozzi.

Quel sentiero è oggi percorribile e visitabile grazie alla cura del Museo della Narrazione che ne ha ripristinato il camminamento con la pulizia a opera di esperti giardinieri (Francesco Romolini e il suo staff) e di volontari.

Le opere funzionali di giardinieri esperti hanno previsto il consolidamento degli elementi naturali di vegetazione e suolo. Inoltre sono state recuperate antiche tracce di camminamento quasi a formare una sorta di labirinto. Qui si narra che i due innamorati adorassero perdersi, così immersi in dolci profumi della natura.

D’altra parte, siamo in piena epoca rinascimentale…