Marco Vichi (testi)

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Marco Vichi è nato a Firenze, vive tra le colline del Chianti e scrive storie. Guanda ha in catalogo molti dei suoi lavori. Le storie del commissario Bordelli sono quelle più note al pubblico.

Marco Vichi

Marco Vichi

I romanzi e racconti di Marco Vichi sono tradotti in molte lingue diverse nel mondo.

Marco Vichi scrive storie per riviste e quotidiani. Le scrive sotto forma di articoli, ma anche per antologie che ha già arricchito con racconti noir con indice di alta tensione. Alcune sue storie sono approdate in Radio Rai, anche all’interno di programmi dedicati all’Arte nelle carceri italiane.
Il personaggio più carismatico delle opere del Vichi, il commissario Bordelli, apparve per la prima volta nel 2002. Nel corso degli anni Marco Vichi ha conquistato pubblico e critica, ottenendo molti riconoscimenti e premi. Tra gli altri: lo Scerbanenco, il Fedeli, il Camaiore, il Premio delle Arti Fiorentini nel Mondo per le Arti Letterarie, l’Azzeccagarbugli per il miglior romanzo poliziesco e il secondo posto al Premio Chiara.
Per risolvere gli intricati casi in una Firenze degli anni sessanta, il personaggio del commissario Bordelli spinge sempre le sue indagini molto in profondità. Entra nell’animo dei sospettati e nel mondo che abitano. Così facendo l’autore svela ambienti meno  noti di Firenze e, soprattutto, si insinua negli anfratti psicologici e, spesso, inaspettati dell’essere umano. Un’indagine introspettiva e un’analisi così sottile da ricordare un po’ gli autori delle letture preferite di Marco Vichi: Dostoevskij, Sciascia e Dürrenmatt.

L’ultimo romanzo, “Per nessun motivo” (Guanda ed.) esce il 7 febbraio 2019 e segue la raccolta di racconti “Se mai un giorno” (sempre per Guanda ed) che è del 2018.
Troviamo i laboratori di scrittura di Marco Vichi in diverse città italiane. Sempre attesi da chi desidera cimentarsi con la scrittura creativa e farne un mestiere, una professione declinabile nei settori più diversi della comunicazione.
Lo scrittore fiorentino devolve l’intero ricavo del libro di poesie “Respiri e sospiri”, che scrisse sua madre Paola Cannas, all’associazione Filo di Juta, attiva in Bangladesh per dare istruzione ai bambini più poveri. Perché, oggi, quelle poesie possano essere trasformate in bambini che sanno leggere e scrivere.