Il nuovo Circolo di Lettura del MUNAR apre a Settignano, luogo già tanto amato e frequentato dai macchiaioli. Da aprile 2025, ci ritroviamo nella centralissima piazza Tommaseo per confrontarci su una serie di letture fatte ognuno per conto proprio.
Infatti, se leggere ad alta voce (come in “Pietre azzurre”) è una pratica sociale che psicologi e psicoterapeuti definiscono una vera e propria attività di salutogenesi, d’altra parte la lettura in solitaria è utile sul piano cognitivo e di sviluppo delle capacità di ragionamento.
Quindi se i due modi di leggere sembrano opporre il Sé all’Altro, ecco che circoli di lettura o club del libro, come il nuovo Gut! del MUNAR, uniscono questi diversi approcci e spingono prima a leggere, poi a ragionare e, infine, a confrontare insieme le idee maturate.

Il nostro amico scrittore Massimo Tallone, a proposito dell’unità di misura del piacere di leggere, ricorda che in noi possono accadere due cose con un libro: 1) dimenticare di avere il libro tra le mani (affascinati dalla storia narrata); 2) non dimenticare mai di avere il libro tra le mani…
Nel secondo caso il libro è così tanto libro che sappiamo sempre di averlo in mano. Ne rallentiamo perfino il consumo (la sua lettura) per goderci la bellezza della forma, la forza del pensiero, la precisione dei dettagli, la luce delle metafore, il gioco dei rimandi, l’eleganza della frase, la luce riflessa delle allusioni, la superba gestione della sintassi, il guizzo dell’invenzione (cit. Massimo Tallone).
Ecco, nel Circolo di Lettura del MUNAR allunghiamo i tempi della lettura e condividiamo il piacere che ne abbiamo ottenuto. Lo facciamo attraverso la convivialità (dal latino “convivium”, cioè “vivere insieme e condividere qualcosa” infatti mangiamo e beviamo insieme le cose che ognuno porta per due persone).
Il Museo della Narrazione ha creato il circolo Gut! perché il libro ci porti a migliorare sempre più la conoscenza delle persone e delle cose intorno a noi.
Dalla primavera 2025 partiamo con incontri in cui discuteremo alcune opere di autori realisti, ma vedrete che, molto presto, i conduttori, ideatori e organizzatori degli incontri proporranno anche libri di generi diversi…
Cosa è, chi è… “Gut”?
Per il circolo di lettura abbiamo pensato che, volendo star bene insieme, serva divertirci. Allora abbiamo chiesto a una simpatica mascotte di farci da arzillo chaperon: si chiama Gut! e c’è chi scommette di sapere il perché…

C’è chi scommette che Gut stia per gutto che è un vaso di epoca romana con il collo lungo e il becco stretto, utile per versare goccia a goccia preziosi contenuti, olii e profumi… così come nel circolo le persone parlano e rilasciano preziosi pareri ed emozioni su racconti, poesie, romanzi che il MUNAR propone di leggere (o rileggere).
Qualcun altro sarebbe pronto a dar via la cosa più preziosa che possiede, se il nome Gut non derivasse dalla parola tedesca che significa bene o buono… e l’abbigliamento della mascotte, in effetti, farebbe pensare davvero a un’origine sassone!
Per fonti ben accreditate, dalla sponda britannica del canale della Manica, hanno convenuto invece di trasmetterci la ferma interpretazione anglofona del nome “gut”: pancia (ndr. forse perché le storie sono di autori realisti che vanno dritti al cuore della questione, colpendo i lettori in pancia, senza orpelli e senza tanto far attendere il cazzotto!).
A titolo del vero, c’è oggi chi fa notare, con una certa suggestione filosofico-antropo-anatomica, che il termine “gut”, sempre in inglese, sta per indicare l’intestino… subito, certi della Crusca inglese hanno fatto sapere che l’intestino, in fondo, non è altro che il secondo cervello della specie Homo sapiens.
Abbiamo, dunque, intervistato un’amica esperta in materia di evacuazione e funzionamento di intestini che scrive: “l’intestino contiene un’ampia rete di neuroni e produce neurotrasmettitori (ad esempio la serotonina) in grado di influenzare stati d’animo e comportamenti.
Con la conferma della comunicazione tra cervello e intestino, resta valida anche l’ipotesi che il nome della mascotte Gut derivi sì dall’inglese gut, ma nel senso di intestino.
NOTA DELL’ULTIMA ORA: da studi di algoritmi e codici criptati, sembra che sia stato risolto il mistero del significato della parola gut… è un acronimo che sta per Geofisica Universale di Testi (realisti, ndr)… oppure Gente Umile Terrestre, se non Grandi Urti Tragici, o Gravità di Umana Tragedia… lo studio e la ricerca è in corso, si prega chi avesse informazioni utili a risolvere il mistero di comunicarlo al Consiglio direttivo del MUNAR tramite iscrizione e poi messaggio nel form in calce alle pagine di questo sito.
Programma incontri Circolo di Lettura “Gut! Realisti a Settignano”

“Un giorno ideale per i pescibanana”
Lunedì 14 aprile 2025, in piazza Tommaseo 10, alle ore 19.30, … Continua