Ecco alcune norme di comportamenti da tenere quando si entra in un’area naturale protetta, accompagnati da una Guida Ambientale Escursionistica, una guida di parco o anche quando siamo da soli.
La prima norma da tenere a mente quando visitiamo un parco o un’area protetta (ce ne sono di tanti tipi diversi) è studiare bene la segnaletica. Il primo cartello metterà in guardia i visitatori verso comportamenti scorretti o addirittura proibiti.
La seconda raccomandazione, di ordine generale, riguarda il modo di affrontare un itinerario: le guide di Narranatura conducono i propri gruppi a piedi. Solo così avremo la possibilità di regalarci meravigliose esperienze e di entrare in contatto con la vera natura.
Ovvio che restrizioni specifiche saranno presenti in particolari zone sottoposte a una determinata forma di tutela dell’ambiente. Non per questo la presente lista deve essere presa sotto gamba! L’obiettivo di un elenco come questo è affrontare un itinerario con la conoscenza di piccoli accorgimenti che ci fanno godere di più della natura.
L’ambiente naturale è di tutti e per tutti, rispettiamolo!
Cosa fare e cosa evitare di fare in un’area protetta
Raccogliere piante, i fiori di queste o i loro germogli è sempre proibito.
Anche portare via sassi, frammenti di roccia o sabbia dagli arenili danneggia l’ambiente in modo irreversibile. Quindi, lasciamo ogni cosa come la troviamo e osserviamo.
Dobbiamo riportare a casa i nostri rifiuti della giornata, anche se abbiamo dei resti organici che potrebbero costituire un cibo inadatto alla fauna del posto.
Evitiamo di sporcare le acque superficiali e riguardo a bere in sorgenti naturali, le GAE-N consigliano di astenersi perché mai potrebbe esserci un controllo microbiologico di ciò che stiamo assumendo, perfino se in posizioni che crediamo a tutela integrale. Basta il corpo in putrefazione di un piccolo animale morto a monte di quella sorgente, per infettare ciò che vorremo bere con ingordigia. Quindi, ricordiamo di portare sempre acqua minerale a sufficienza per l’escursione che stiamo affrontando (minimo 1 litro, per mezza giornata e facile camminata in stagione primaverile).
Quando bivacchiamo, facciamolo prestando la massima attenzione ai fuochi e ai materiali infiammabili che ci portiamo dietro. I falò si accendono solo in luoghi autorizzati dal Corpo Forestale dello Stato o dalle autorità competenti di una specifica area.
Comportamenti da seguire in un parco
Ogni parco ha una rete di sentieri segnati da specifici cartelli (specie se l’area naturale è a tutela integrale!). Starai in compagnia della tua Guida Ambientale Escursionistica che si assumerà la responsabilità di come sarà lasciato l’ambiente appena visitato.
Restiamo tutti dentro i sentieri contrassegnati, sia per evitare situazioni pericolose per se stessi e per gli altri, sia per non danneggiare l’ambiente che attraversiamo.
La quiete e il silenzio sono beni preziosi in un’area protetta. Quindi non gridiamo, evitiamo di accendere radio e far suonare canzoni o provocare schiamazzi. Tutti rumori che non provengono dalla natura creano molto disturbo alla fauna locale.
Se vuoi vedere una natrice dal collare guizzare in acqua, o che si svelino ai nostri occhi i nidi della cinciarella o dello zigolo giallo, allora parliamo piano e scegliamo i momenti più opportuni per stare in completo silenzio.
I cani con Narranatura sono sempre accolti molto volentieri in ogni percorso. Però, ci sono dei parchi (a tutela integrale) in cui è fatto divieto portarli anche se al guinzaglio. Le nostre GAE-N (Guide Ambientali Escursionistiche Narranti) avvertiranno per tempo se l’itinerario è precluso ai nostri amici a 4 zampe…