“Mattatoio n.5”, la guerra come non l’avete mai letta prima

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!!!ATTENZIONE!!! La data di GUT! il circolo di lettura del MUNAR con la lettura del più famoso e celebrato romanzo di Kurt Vonnegut: “Mattatoio n.5, ovvero la crociata dei bambini” è stata spostata a LUNEDÌ 20 ottobre, ore 21 (causa indisponibilità di uno dei due conduttori, ovvero del nostro benamato prof!).

Il circolo di lettura torna dunque lunedì 20 ottobre alle ore 21 e lo fa alla grande! Infatti sono proiettati brevi spezzoni del film “Mattatoio 5” (diretto da George Roy Hill e vincitore del Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes nel 1972) per analizzare l’aderenza al testo e le strategie per la messa in scena di un racconto tralfamadoriano…

Un po’ di storia tralfamadoriana e terrestre

Kurt Vonnegut volle il sottotitolo “la crociata dei bambini” perché per il pacifista, inguaribile ottimista, oltremodo cinico e ironico, scrittore di Indianapolis, quella che aveva scritto era davvero “una crociata di bambini” e non c’era niente da dire di intelligente su un massacro. Come contraddirlo…? Da giovane Vonnegut era stato a Dresda (prigioniero dei nazisti) e qui era rimasto seppellito nel 1945 dai resti di una meravigliosa città d’arte tedesca distrutta dal “fuoco amico” americano. Era dunque sopravvissuto per puro caso a un bombardamento più intenso di quello a Hiroshima…

La moglie dello scrittore (nel romanzo, la moglie del compagno di guerra con cui il protagonista torna a Dresda) era convinta che, di una storia sulla guerra, Hollywood ci avrebbe fatto un fantasmagorico film con John Wayne o Frank Sinatra. La cosa la preoccupava perché il fine sarebbe stato di certo quello di spingere i giovani ad armarsi e fare la guerra da qualche altra parte nel mondo… lei non voleva che i suoi bambini o i bambini di chiunque altro si facessero ammazzare in guerra!

In effetti accadde proprio che un’altra guerra portò giovani e giovanissimi statunitensi a morire lontano da casa: prima in Corea, poi in Vietnam…

Ma non fu per colpa del libro di Kurt Vonnegut che, anzi, scrive sempre nel suo libriccino sul massacro a Dresda: “Così va la vita…” (in originale: “So it goes…“).

Ecco. Come dire: c’è poco da fare se non dimostrare il naturale disprezzo verso chi è per l’uso delle armi.


Regole del circolo di lettura GUT!

1) Al circolo di lettura GUT! (completamente GRATUITO!), nell’antica tradizione dei circoli di lettura inglesi, è graditissima l’offerta di bevande e manicaretti: biscotti e torte fatte in casa, tè, tisane, un prosecco… siate generosi e portate qualcosa da casa per chi è con voi ad ascoltare e/o a parlare del libro appena letto o da leggere!

2) La durata del circolo di lettura GUT! è di circa 1 ora e mezza, ognuno può prendere la parola e confrontarsi con le opinioni degli altri partecipanti.


Locandina da scaricare:


Cenni bio di Kurt Vonnegut (da Feltrinelli.it)

«Essere un umanista significa provare a comportarsi decentemente senza aspettarsi di venir puniti o ricompensati dopo che si è morti.»

Una-delle-firme-autoritratto-di-Kurt-Vonnegut

Kurt Vonnegut era di origini tedesche. Nacque nel 1922 a Indianapolis (Indiana), città in cui sono ambientate molte delle sue storie. Frequentò la facoltà di biochimica alla Cornell University di Ithaca (New York) lasciandola nel 1943 per prendere parte all’esercito alleato durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1944 venne fatto prigioniero in Germania, nella città di Dresda. 

Qui assistette al bombardamento che nel febbraio del 1945 rase al suolo la città e causò 135.000 vittime civili (si salvò poiché rinchiuso in una grotta ricavata sotto il mattatoio della città normalmente utilizzata per l’immagazzinamento della carne).

Questo episodio, anni dopo, verrà ripercorso in chiave solo parzialmente fantascientifica nel suo romanzo più famoso, Mattatoio n. 5, o la crociata dei bambini.

Dopo la guerra, di ritorno negli Stati Uniti, si trasferì a Chicago, nel ghetto nero. A Chicago riprese gli studi iscrivendosi alla facoltà di antropologia. Nel frattempo, iniziò a lavorare come cronista presso il City News Bureau of Chicago.

Dopo il rifiuto da parte dei docenti della sua tesi (episodio raccontato in un capitolo di Divina idiozia), si trasferì a Schenectady, trovando impiego come pubblicitario presso la General Electric Company.

Nel 1951 decise di abbandonare il lavoro per dedicarsi totalmente alla scrittura, trasferendosi a Cape Cod (Massachusetts) e guadagnandosi da vivere scrivendo racconti, sia di fantascienza che di altri generi (per esempio, racconti d’amore come Long Walk to Forever).

Il suo primo romanzo fu Distruggete le macchine, pubblicato nel 1952, un’opera fantascientifica che descrive l’anti-utopia di un’America diventata succube della tecnologia.

Nel frattempo, Vonnegut trovò impiego presso una scuola per ragazzi con disturbi emozionali. Alla morte della sorella ne adottò i tre figli.

Nel 1959 pubblicò Le sirene di Titano in cui appaiono per la prima volta gli abitanti del pianeta Tralfamadore. Le Sirene di Titano e il successivo Ghiaccio-nove (1963) sono entrambi romanzi di fantascienza, ma rispetto al romanzo d’esordio i contenuti fantascientifici hanno un ruolo minore, servendo essenzialmente come sfondo per trattare temi di altro genere. Ghiaccio-nove, in particolare, è essenzialmente un libro sulle credenze religiose, e valse a Vonnegut (nel 1971) la laurea honoris causa in antropologia.

Fra la metà degli anni Sessanta e gli anni Settanta pubblicò una serie di romanzi che vengono generalmente considerati il suo apice: il più celebre è certamente Mattatoio n. 5 (1969). Di questo libro venne anche realizzata una trasposizione cinematografica.

Fra le altre opere di quest’epoca si possono ricordare Dio la benedica, Signor Rosewater (1965), La colazione dei campioni (1973, un altro libro in seguito trasposto sul grande schermo), e Un pezzo da galera. Con questa serie di romanzi Vonnegut abbandonò il genere fantascientifico, cui era molto legato, salvo poi tornarvi di quando in quando (per esempio con Galapagos del 1985 e Cronosisma del 1997).

Nel 1971 si trasferì a New York, nel 1972 divenne vicepresidente del PEN e prese a insegnare scrittura creativa alla università di Harvard. Nel 1992 venne nominato membro della American Academy and Institute of Arts and Letters. Fu inoltre nominato “artista dello stato di New York” per l’anno 2001-2002.


Info:

QUANDO: Lunedì 20 ottobre 2025, ore 21 con proiezione di brevi spezzoni del film “Mattatoio 5” (diretto da George Roy Hill, vincitore del Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes nel 1972).

DOVE: al Museo della Narrazione, via Vittorio Emanuele II, 192/B (Firenze), davanti al Teatro di Rifredi e alla fermata della tranvia Vittorio Emanuele II.

Ingresso LIBERO e GRATUITO (con tessera ARCI)