Come già Cristina Giachi scriveva, «IO combatto», la mostra fotografica di Guido De Felice, promossa dall’associazione Un Gancio Al Parkinson, è “un viaggio per immagini che restituisce l’energia, la dignità e la determinazione di persone straordinarie, capaci di sorridere anche nella lotta più dura”.
Già ospitata alla Robert F. Kennedy Human Rights Italia, dal 13 dicembre 2025 al 28 febbraio 2026, la mostra di Guido De Felice è al MUNAR in via Vittorio Emanuele II, 192/B (per prenotare una visita si prega di accertarsi che i locali siano aperti telefonando al numero 320.4084797 o scrivendo il giorno prima a info@museodellanarrazione.it).
Gli scatti di Guido De Felice, intensi e potenti, raccontano la fatica quotidiana di chi ogni giorno fa a pugni con la malattia.
La mostra, «IO Combatto»
La mostra fotografica IO COMBATTO intende offrire una doppia rappresentazione della lotta al Parkinson, intrecciando simbolismo e realtà quotidiana.
La prima sezione, di carattere onirico, è composta da nove fotografie a colori. In esse prende forma un percorso ideale: da una condizione iniziale di prigionia e immobilità imposta dalla malattia, si giunge alla sua sconfitta, simboleggiata dal sacco da boxe disteso a terra.
L’uso del colore sottolinea l’atmosfera visionaria di questa parte del racconto, mentre la maschera bianca indossata dal protagonista rappresenta l’assenza di identità sessuale, a ricordare che il Parkinson colpisce indistintamente uomini e donne.
In netto contrasto con la dimensione onirica della prima sezione, la seconda parte della mostra è in bianco e nero e restituisce la realtà concreta di chi affronta ogni giorno la malattia. Donne e uomini che, attraverso la pratica della boxe, trovano nel movimento, nella disciplina e nella condivisione una nuova forma di forza e consapevolezza.
Il sudore, la fatica e la determinazione diventano così metafora di una battaglia personale e collettiva, fatta anche di dialogo e solidarietà, elementi essenziali per non sentirsi soli nel proprio percorso.
La mostra si conclude con un omaggio allo staff della palestra e con un pensiero poetico e intimo dell’autore, testimonianza della profonda connessione tra la sua esperienza personale e il linguaggio della fotografia.
L’idea
Questa mostra nasce dall’impegno e la passione di Guido De Felice, fotografo non professionista.
Le sue fotografie raccontano di donne e uomini che, grazie alla boxe, affrontano il Parkinson con coraggio e determinazione. Anche Guido combatte la loro stessa battaglia e proprio per questo il suo sguardo è autentico, profondo, partecipe.
Attraverso i suoi scatti le emozioni diventano tangibili: sguardi intensi pieni di significato; energia vibrante che attraversa il movimento dei corpi.
Il fotografo si specchia negli occhi dei propri compagni di ring, condividendone la fatica, le speranze e le vittorie quotidiane.
Ogni immagine è una storia di resilienza, orgoglio e sfida ad andare oltre i propri limiti.
Questa mostra è un tributo a tutti coloro che, ogni giorno, salgono sul ring della vita per affrontare un perfido avversario. Perché, in fondo, siamo tutti Muhammed Ali.
Guido De Felice
Guido coltiva da sempre la passione per la fotografia. Negli ultimi anni, grazie a workshop e corsi, ha approfondito questa forma d’arte, trovando in essa un linguaggio personale.
Ama ritrarre volti e giocare con luci e ombre, cercando sempre un’emozione autentica.
Allo stesso modo, si lascia ispirare dai momenti della vita quotidiana e dagli scatti rubati durante i suoi viaggi.
La sua fotografia nasce dall’osservazione, dalla curiosità e dal desiderio di raccontare. In parallelo, Guido affronta una battaglia personale che ha dato origine a questa mostra.
Un percorso di immagini che parla di resilienza, condivisione e rinascita.
Info mostra
Da sabato 13 dicembre 2025 a sabato 28 febbraio 2026
Ingresso gratuito (su prenotazione e durante eventi in programma al MUNAR)
via Vittorio Emanuele II 192/B – Firenze
tel. 320.4084797
Instagram: @ d e f e l i c e g u i d o
Email: g u i d o d e f e l i c e 0 9 @ g m a i l . c o m
Scarica la locandina
