Fiori blu è il laboratorio di scrittura realista del Museo della Narrazione. Conducono gli incontri: Maurizio Novigno (ex professore “pentito”, autore) e Gianni Garamanti (comunicatore e autore) con la partecipazione dello scrittore Paolo Ciampi.
Bando ai trucchi da quattro soldi e occhio sempre al personaggio, non all’autore!
Sostengono l’iniziativa:
- la libreria LIBRACCIO che ospiterà, nel suo negozio di Firenze, incontri con gli autori dei testi elaborati nelle diverse sessioni del laboratorio;
- la casa editrice “I libri di Mompracem” che pubblicherà i migliori testi del laboratorio all’interno di una guida alle narrazioni moderne.
Programma di “Fiori blu”
Gli incontri del laboratorio si svolgono nella saletta della residenza artistica di Itaca, la casa dei libri (e anche della casa editrice “I Libri di Mompracem“) in via San Domenico 22 a Firenze (presso piazza Edison).
L’inizio è sempre alle ore 21. In tempo quindi per i saluti, per fare nuove conoscenze e, magari, anche per presentare l’ospite speciale della serata. Ci faranno visita scrittori, attori, ma anche personalità del settore quali editori, critici, ecc.
La durata degli incontri può variare, ma si tende a far terminare la serata (quasi sempre) alle 23.
Date di “Fiori blu” ed. n1:
- Mercoledì 30 ottobre
- Martedì 5 novembre (con replica mercoledì 6 novembre)
- Martedì 12 novembre (con replica mercoledì 13 novembre)
- Mercoledì 20 novembre
- Mercoledì 26 novembre (con sorpresa a conclusione dei primi 5 incontri)
Primo incontro (in Itaca, ore 21, mercoledì 30 ottobre 2024): “Le Sottrazioni”
Nelle storie narrate da autori realisti (soprattutto made in USA) spesso assistiamo a un vera ricerca della formula della buona scrittura.
Prima regola: “Sottrarre i trucchi” (sono noiosi e inutili a una buona scrittura). Seconda regola: “L’onestà” (parole e sentimenti sono onesti se l’autore scrive di cose che gli stanno a cuore e di cui è convinto).
Terza regola: “La precisione” (Flaubert parlava di mot juste, per Carver la parola migliore era una vera ossessione).
È capitato di parlare di narratologia, di Propp, Vogler, di struttura narratologica elementare adottata dai realisti e dai non realisti, citando perfino Todorov (ma solo per fare i sapientoni).
Paolo Ciampi ci ha parlato di una sua esperienza in campo di sottrazione (di contenuto) da parte di un suo editore che, in seguito, ha compreso e apprezzato: il libro è “Una famiglia” (2010, La Giuntina). Una buona storia sta in piedi anche da sola, senza troppi “effetti speciali”, spesso usati per muovere il lettore alla compassione e al sentimento.
Maurizio Novigno ha letto brani da racconti di autori NON-realisti (una trasognante Angela Carter di “Riflessi” e un Gadda d’annata per “Prima divisione nella notte”). Abbiamo giocato a “ridurre”, eliminare, forse censurare certe espressioni (verbosità) e passaggi (elementi narrativi) della Carter, ognuno a modo proprio… qualcuno anche rinunciando a farlo per rispetto all’ingegnosa e scaltra scrittrice inglese.
Gianni Garamanti ha letto un racconto di Anton Cechov che, già nel 1888, illustrava (con fine ironia) gli usi di autori mestieranti: “Cosa si incontra con maggior frequenza nei romanzi, racconti, ecc.?”, un testo di poche battute scritto del padre riconosciuto del nostro realismo. Cechov fu il primo a parlare di onestà dell’autore per personaggi che vivono in spazi di tensione di una vita fatta di “caldo sangue e nervi”.
Secondo incontro (in Itaca, ore 21, martedì 5 novembre con replica mercoledì 6 novembre 2024): “Disaccordi”
Il tema del del secondo incontro del laboratorio “Fiori blu” sono i disaccordi, nel senso di fraintendimenti (malintesi) e di collisioni (aperti conflitti).
Gli argomenti trattati comprendono anche: la voce di un autore; la ricerca della propria voce naturale; le estensioni che è possibile ottenere dalla propria voce; la voce maschile e femminile.
Si discute e si fanno leggere gli esercizi che i partecipanti hanno svolto a casa: 1) Perché scrivo; 2) La revisione di un passo dal romanzo “Post office” di Charles Bukowski; 3) La scrittura, con la voce che si pensa possa appartenere a un autore realista, di un breve testo sul tema dei “Disaccordi”, come dire malintesi o veri e propri conflitti…
Si è letto anche due brani che ti rimangono dentro. Il primo è stato l’incipit dal racconto “Il padre d’inverno” di Andre Dubus, quindi una voce maschile che commuove e che tocca la carne (flesh). Per secondo, l’incipit da “Nemico, amico, amante” di Alice Munro, una prova divertente ma molto intensa di un confronto tra una donna comune e un uomo addetto alla biglietteria ferroviaria: una piccola perla con dialoghi che catapultano il lettore in scena.
Terzo incontro (in Itaca, ore 21, martedì 12 novembre con replica mercoledì 13 novembre 2024): “Discorsi”
Il tema del terzo incontro del laboratorio “Fiori blu” sono i discorsi, nel senso di dialoghi, conversazioni, battute… Maurizio e Gianni hanno letto Ernest Hemingway (Colline come elefanti bianchi) e J.D. Salinger (Il giovane Holden) individuando i tic del parlato, le caratteristiche diverse dei personaggi che donano un’identità unica.
La serata è di una ricchezza stimolante straordinaria perché rivela l’entità problematica di inserire “voci in un racconto”… il Buono, il Brutto e il Cattivo (Paolo, Maurizio e Gianni) fanno esempi che servono ad affrontare questo temutissimo elemento della Narrazione: il dialogo.
Si leggono alcuni testi elaborati dai partecipanti e, alla fine, siamo tutti d’accordo nel dire che il genere realista, che tanto evochiamo in “Fiori blu” con letture e consigli, avrebbe davvero bisogno di un altro nome perché gli autori che ne beneficiano lo usano per gradazioni di intensità differenti… Carver occupa di certo il livello più alto, ma questa non è una classifica di qualità, piuttosto è una gradazione per stili e voci autorali diverse.
Dal racconto Colline come elefanti bianchi nasce una bella disputa di idee che, in sala, genera il tema della prossima serata, la numero 4: “Svelare”.
Più specificamente, al prossimo incontro protagoniste saranno voci al femminile: Paley, O’Connor, forse Mazzantini e Maraini… che affrontano problematiche e rivendicano scelte, vivono dolori e gioie (mente) in un universo nel quale è complesso e spesso invalidante essere diversi da un maschio (corpo).
Da portare mercoledì 20 novembre (non è obbligatorio ma è molto consigliato, infatti “Fiori blu” è un laboratorio e dobbiamo parlare insieme su prove, esperimenti, sui tentativi dei partecipanti di comporre testi di genere realista):
Compiti a casa
1) Scrivere una scena (circa 2.000 battute) con protagonista una donna che ha una strategia per ingannare (verso il Bene? o verso il Male?), oppure un desiderio di uscire (da cosa? con chi?), allusioni, voglia di confessare… una donna che potrebbe essere un personaggio remissivo, oppure vendicativo (la vendetta va servita calda o fredda?) o anche combattivo ma… (questo è l’obiettivo dell’esercitazione!) senza mai parlare o comportarsi in modo chiaro e diretto.
Consigli dal prof Novigno per la scena con la donna protagonista:
Lei è attratta da una persona ma parla di altro…
oppure
Lei ha paura di perdere qualcuno per un errore commesso ma non vuole sembrare paranoica…
oppure
Lei sta per cambiare lavoro (o città…) e affronta un amico (o collega…) possessivo, convinta che il loro rapporto sopravviverà...
Quarto incontro (in Itaca, ore 21, mercoledì 20 novembre 2024): “Svelare”
Dire solo qualcosa del tutto o dire qualcosa di diverso per dire ciò a cui si tiene di più: per fuggire dal dolore, per raggiungere un po’ di pace.
Togliere il velo, liberarsene, rivelare, far conoscere (qualcosa di sconosciuto o destinato a rimanere nascosto), mostrare alla fine ma con evidenza, tradire stati d’animo mai esposti (e mai detti dall’autrice/autore), mostrarsi… come? In Fiori blu, cioè con le proprie reali sembianze, nella reale personalità intellettuale e morale.
Mettiamo a nudo i personaggi e vediamo come lo fanno bene certe autrici realiste.
Video Spot #1 “Fiori Blu”, blues for other way of…
ATTENZIONE: per prenotare telefona subito e senza alcun impegno al n. 320.4084797 oppure invia una mail a info@museodellanarrazione.it
Fiori blu non è un corso e nessuno ti insegna a scrivere.
Però si fanno insieme tanti esercizi e soprattutto si fa pratica di scrittura con idee, teorie e le storie di autori di stampo realista che magari è anche capitato di aver già incrociato nelle letture ad alta voce di Pietre azzurre.
Impariamo ad ascoltare voci diverse, quelle di scrittori già pubblicati ma anche quelle dei partecipanti al laboratorio e le nostre. Poi si analizzano scelte e possibili opzioni di svolgimento di azioni e scene.
Per far questo osserviamo tutto quello che ci circonda e ci ha circondato nella nostra esistenza: persone, cose, oggetti, la natura e i suoi elementi… poi le azioni e anche le mancate azioni. Soprattutto quelle.
Quindi scriviamo, riscriviamo e poi… riscriviamo ancora! Ne sapeva qualcosa Raymond Carver che, lavorando moltissimo sui finali, una volta disse: “Se la scrittura non si può insegnare, però si può benissimo imparare a scrivere”.
E noi, insieme, impareremo a scrivere con un primo indispensabile passaggio: togliere!
Toglieremo moltissimo. Ecco, questo è un passaggio che dovremmo affrontare tutti, leggendo e rileggendo ciò che viene scritto nel laboratorio. Eliminare diventerà la nostra più sana abitudine. Al pari dell’accuratezza nell’uso della parola migliore (come insegnava Flaubert) e anche della ricerca della semplicità (Calvino docet).
Nel laboratorio Fiori blu del MUNAR scriviamo di scene di vita autentica, senza trucchi e orpelli inutili.
Vieni in Fiori blu: dove iniziano le storie!
Video Spot #2 “Fiori Blu”, vintage reclame carosello…
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Provate ad affiggere la locandina (formato A4) nel vostro ambiente di lavoro o stampate un piccolo numero di volantini (formato A5)… intorno a noi ci sono molte più persone di quanto crediate che vogliono partecipare a un’attività così coinvolgente e arricchente che comprende la lettura e la scrittura!
Cosa raccogli con i fiori blu
Scene di vita. Sembra poco? Invece è tantissimo, perché gli istanti che viviamo nel presente diventano subito passato e ce li perdiamo uno dopo l’altro… un’azione dietro l’altra… un volto dietro l’altro.
Allora possiamo osservare la nostra esistenza, e quella degli altri. Farlo per cogliere fiori blu dalla finestra, con un binocolo e una macchina fotografica. Pronti a fissare momenti di blu intenso in un mare di dettagli che sembrerebbero dettagli senza colore, da niente. Particolari che, invece, costituiscono la nostra vita.
Fiori blu come debolezze umane, come reazioni alle crisi, alle sofferenze, agli sfratti e agli appropriamenti. Cogliere occasioni per scrivere della realtà quotidiana, senza la benché minima idea di compiere uno sforzo, senza trucchi da quattro soldi!
Quindi, in Fiori blu ci pieghiamo sui nostri tablet, sul nostro foglio bianco, sui nostri bloc-notes e “non facciamo gli eroi“… perché scriviamo semplice, onesto e diretto a chi leggerà.
Raccogliamo fiori insoliti: per scarti di personalità, dentro lo scandire diverso del tempo. Osserviamo tutto quello che si muove: accelerazioni verso qualcosa che si avvicina, o si allontana, che ci pervade o ci investe, o qualcosa che rallenta, appena dissolto nel ricordo.
In Fiori blu, scriviamo per riempire i vuoti: momenti del giorno e della notte. Blu.
Pietre azzurre vs. Fiori blu
Dopo aver letto in Pietre azzurre tanti autori del così detto Realismo Sporco o da K-mart, facciamo un po’ di confronti per scegliere quello che è meglio per noi.
Sarà la volta di fare analisi più accurate e scoprire dettagli e metodi utilizzati dai nostri autori preferiti nelle letture di Pietre azzurre e in quelle che porteremo in laboratorio. Per tracciare, ben visibili, i contorni della vita di personaggi alla ricerca di una nostra personale voce, senza prendere a modello stili di altri.
Ogni elaborato può essere letto e confrontato con lo stile di altri. Ecco perché, già in laboratorio, ogni autore inizierà ad accogliere dai suoi ascoltatori (e, chissà, forse anche futuri lettori!) consensi e critiche che fanno crescere che ha voglia di scrivere.
Al termine di un modulo di 5 incontri (non c’è propedeuticità perché qui nessuno insegna a scrivere), l’autore che secondo i conduttori del laboratorio ha raggiunto i più importanti miglioramenti sarà rimborsato del 50% della spesa di iscrizione (Borsa di Studio per merito da 25€ per ogni modulo).
Il partecipante più giovane d’età può seguire un intero modulo (5 incontri) in modo del tutto gratuito (Borsa di Studio per età da 50€ per ogni modulo).
Partecipa al laboratorio di scrittura Fiori blu se…
“A chi sono destinati questi incontri?“
Al giovane inesperto, megalomane, con manie di onnipotenza, e innamorato di John Fante.
A chi ha già vissuto un bel po’ e, scendendo in strada, incontra ancora nuovi volti e li sovrappone a quelli di altri già conosciuti… forse solo perché è affascinato dai personaggi amari e ironici che abbondano nelle pagine di Thomas Pynchon.
A chi insegna a scuola, a chi lavora in ufficio, a chi fa prediche e non sa che altro fare che vivere con la testa immersa tra storie di giovani… gli stessi giovani che abbiamo conosciuto bene anche nei racconti di Mastrocola, Starnone e Pennac.
Nel laboratorio Fiori blu c’è tanta vita e c’è:
chi “tipo, non riesco a trovare ancora un finale degno alla mia storia”…
chi “perché la vita è una ed è meravigliosa”…
chi “voglio solo iniziare ma non ho mai provato a scrivere”…
chi “come si fa essere pubblicati?”…
chi “di qualcosa si deve pur morire!”…
chi “non trovo mai il tempo di mettermi a scrivere e allora vengo qui a Fiori blu e mi sento obbligato a farlo insieme agli altri”…
chi “ma è vero che si diventa ricchi scrivendo libri?”…
chi “ma è vero che si diventa poveri se scriviamo libri?”…
chi “per ora ho scritto solo poesia, è perché sono sensibile”…
chi “mi piacerebbe scrivere della mia vita, per i miei nipoti ma anche per me, per ricordarmela meglio”…
[NDR: la lista è lunga e continua ad alimentarsi con i vostri suggerimenti!]
Fiori blu: dettagli del Laboratorio di scrittura
Costi:
- 15 € per un incontro della durata di due ore con esercizi di scrittura di scene e di semplici frasi, alla ricerca di parole, sempre più quelle che sembrano migliori a descrivere con autenticità;
- 60 € per una sessione completa di 5 incontri.
con i seguenti extra vantaggi offerti dal Museo della Narrazione
- BORSA DI STUDIO al più giovane partecipante che può iscriversi in modo del tutto gratuito a un’intera sessione di 5 incontri (l’opportunità è valida una volta);
- BORSA DI STUDIO al partecipante che, alla fine di ciascuna sessione di 5 incontri, avrà ottenuto il maggiore consenso da parte degli altri partecipanti e dei conduttori del laboratorio, con un rimborso pari al 50% della somma versata.
Data di inizio:
MARTEDì 22 ottobre ore 21/23 PROVA GRATUITA APERTA A TUTTI!
Raggiunto il numero minimo di 10 partecipanti il laboratorio ha inizio e prosegue sempre dalle 21 alle 23, una volta alla settimana SEMPRE NEL GIORNO DI MERCOLEDì, presso la residenza artistica ITACA (sede della casa editrice I Libri di Mompracem) in via San Domenico, 22 a Firenze.
Per iscriversi:
MAIL info@museodellanarrazione.it
oppure
TEL 320.4084797 (anche whatsapp).