Cara famiglia…

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Martedì 8 ottobre (ore 21) il terzo incontro di Pietre azzurre (terza edizione) ha come tema la famiglia.

Alla residenza artistica Itaca in via San Domenico 22 a Firenze, si leggono racconti di Ray Bradbury e di Raymond Carver (i titoli saranno resi noti solo la sera dell’evento per favorire la discussione “a caldo”).

Le famiglie sono molto cambiate, sia nella loro struttura sia nelle loro caratteristiche relazionali. La configurazione classica, quella nucleare normocostituita (una madre e un padre sposati e con dei figli) non rappresenta più la maggioranza.

La complessità familiare è lo specchio dell’aumentata tolleranza della società di oggi verso tante libertà e opportunità, e questa è di sicuro una buona cosa.

Negli ultimi trent’anni è cambiata l’idea che abbiamo di controllo sui figli, di intimità familiare, di ruolo genitoriale, così come le possibilità di realizzazione personale.

Sul piano psicologico in una famiglia permane un legame affettivo tra i suoi membri che vivono una condizione di interdipendenza e di mutua influenzabilità. (cit. Dott. Schneider)

Ma cosa accade se uno o più membri di una famiglia presentano delle problematiche? Quale impatto hanno sui legami familiari queste problematiche?

Leggendo due racconti brevi scritti da due grandi autori di narrativa realista (Bradbury applica questo approccio anche scrivendo di fantascienza), Sandra Salvato, Paola Facchina, Maurizio Novigno e Gianni Garamanti mostrano scene di vita familiare al limite, anzi oltre quel limite che noi tutto non vorremmo mai oltrepassare…

Dalle conversazioni (“a caldo” perché nessuno conosce prima i titoli e nessuno si prepara commenti e giudizi!!) nascono possibili sviluppi di vicende narrate, analisi psicologici dei personaggi e connessioni con le nostre stesse esistenze.

Cara famiglia, esisti ancora?