Temporanea di Giovanni Breschi, fotografo con esperienze professionali nel mondo dell’editoria. Scatti di una macchina fotografica che ama i dettagli di volumi riposti su scaffali di librerie e biblioteche, di istituzioni e di privati. Scatti rielaborati in maniera sublime dal punto di vista grafico.

Un lavoro sorprendente che testimonia l’incontro amoroso della bibliofilia con l’arte foto-grafica. Un’affascinante nuova forma d’arte che Giovanni Breschi offre come prima mostra temporanea al Museo della Narrazione dal 29 giugno al 29 ottobre.
Giovanni Breschi è un frequentatore assiduo di biblioteche, conosce bene le raccolte di libri che reinterpreta attraverso i suoi scatti: dalla biblioteca degli Uffizi di Firenze alla Biblioteca Classense di Ravenna, passando per la Kasa dei Libri di Milano fino alla libreria City Lights di San Francisco e gli scaffali anche di privati studiosi e noti personaggi della Cultura italiana.
Le sue “Trame di libri” sono definite architetture librarie. Il fotografo sovverte l’ordine archivistico in cui sono disposti i libri e li approccia come oggetti fisici ed estetici, composti di carta rilegata e di una copertina, a sua volta caratterizzata dal principale protagonista delle sue composizioni librarie: il dorso del libro. Visibile solitamente quando il volume è posto di taglio in una scaffalatura, diventa ora l’unico particolare visibile agli occhi di Breschi, che lo immortala nella bidimensionalità fotografica delle sue realizzazioni. Dentro quei particolari, le fotografie hanno captato il significato dell’insieme. Che però reso così, nell’immagine isolata, non lo restituirebbero a chi guarda.
Di tanti dettagli ripresi, Breschi ne sceglie qualcuno particolarmente rappresentativo e lo duplica, lo triplica, lo moltiplica per infinite volte. E in quel momento l’immagine reiterata riporta al senso generale della biblioteca e “in fondo che cosa importa – dice Roberto Mutti – se a governare sono solo i dorsi che ora, come nel sogno surrealista di un labirinto indecifrabile, si trasformano in muri, si divaricano in linee, serpeggiano, attraversano lo spazio in diagonali audaci, si esaltano in un tripudio di blu, in un accendersi di giallo, in un evaporarsi di bianco”.
L’artista realizza così trame di quelli che in apparenza sembrano essere preziosi tessuti, oppure lineari forme geometriche di ardite architetture, o ancora tasselli musivi.
Composizioni fotografiche di disposizioni bibliotecarie dove i diversi materiali, dimensioni e colori dei dorsi dei libri sono scomposti e ricomposti al computer per creare forme e colori di geometrie librarie.
Info
Titolo: “Trame di libri”
Temi: Arte contemporanea, fotografie graficizzate
Durata: 4 mesi, dal 29 giugno al 29 ottobre
Dove: Museo della Narrazione, via Vittorio Emanuele II, 192/B – Firenze
Ingresso: su richiesta a info@museodellanarrazione.it





